Lo zafferano
Zafferano e crema pasticcera: una coppia da favola

Azienda agricola Alessandro Capitoni

Una crema che profuma di terra, fiori e pazienza
Quando si parla di dolci fatti in casa, pochi profumi sanno essere così rassicuranti e intensi come quello della crema pasticcera.

Ma se al classico profumo di vaniglia ci aggiungiamo anche lo zafferano fresco, quello vero, raccolto e curato a mano… allora sì, che la crema diventa qualcosa di speciale.
Oggi voglio raccontarvi proprio questo: la mia crema pasticcera allo zafferano fresco, quella che preparo con ingredienti semplici e onesti, in modo artigianale, senza fretta e senza scorciatoie.
Una ricetta che sa di casa, di tradizione e di piccole attenzioni che fanno la differenza.




Perché usare lo zafferano fresco nella crema?


Lo zafferano è una spezia preziosa, ma prima ancora è un fiore. Un fiore che cresce basso, che sboccia con il primo freddo, e che va raccolto all’alba, quando è ancora chiuso.
Ogni pistillo è un pezzetto di tempo e di cura. E quando è fresco, appena raccolto e fatto seccare lentamente, ha un profumo floreale e un colore intenso che non ha niente a che vedere con quello che si trova spesso nei barattoli industriali.

Usarlo nella crema pasticcera non solo la colora di un bel giallo vivo, ma le dona una profondità aromatica unica: una nota erbacea, quasi di miele e fieno, che rende tutto più interessante.

Gli ingredienti (per 4 persone)
Come sempre, pochi ma buoni:
• 500 ml di latte intero fresco
• 4 tuorli d’uovo (meglio se da uova vere, di galline felici)
• 100 g di zucchero semolato
• 40 g di farina 00 (o 30 g di amido di mais, se la volete più liscia)
• Una scorza di limone (non trattato)
• Una puntina di vaniglia (facoltativa)
• Circa 10 pistilli di zafferano fresco seccato, oppure mezzo cucchiaino raso

La preparazione: lenta, ma facile
Questa è una crema che si fa senza fretta. Come tutto quello che ha davvero sapore.
1. L’infusione
Per prima cosa, scaldiamo il latte in un pentolino con dentro la scorza di limone e i pistilli di zafferano.
Appena comincia a fumare (non deve bollire), spengo e lascio in infusione per almeno 15 minuti, anche di più se ho tempo.
Così lo zafferano rilascia il suo colore, il suo aroma, e il latte comincia già a profumare di buono.
2. Le uova
In una ciotola, monto i tuorli con lo zucchero finché diventano chiari e spumosi. Poi aggiungo la farina (o l’amido) e mescolo bene con la frusta.
3. Unione
Filtro il latte (o lo lascio così, con i pistilli, se voglio che si vedano), e lo verso a filo sul composto di uova, sempre mescolando.
Riporto tutto sul fuoco a fiamma bassa, mescolando con calma fino a che la crema si addensa. Ci vogliono pochi minuti, ma bisogna starci dietro. Quando lascia il segno sulla frusta, è pronta.
4. Raffreddamento
Verso la crema in una ciotola pulita, copro con pellicola a contatto (così non fa la pellicina) e lascio raffreddare.
Oppure, se la voglio mangiare subito, via di cucchiaino!

Come usare la crema allo zafferano


Questa crema ha un sapore così profondo e vellutato che può diventare la base di tantissimi dolci, oppure restare semplicemente... se stessa.
Qualche idea:
• Per farcire una crostata di pasta frolla
• Come crema da accompagnare a una fetta di torta semplice
• In un bicchierino monoporzione con biscotti sbriciolati
• Con frutta fresca di stagione: fragole, fichi, pere…
• Con una spolverata di cacao o granella di nocciole
Oppure la servite da sola, calda o fredda, con un cucchiaino e una chiacchiera lenta.

I segreti per una crema perfetta
• Zafferano vero: cercatelo in pistilli, magari da piccoli produttori. Basta poco per fare la differenza.
• Latte fresco intero: quello buono, che sa ancora di stalla.
• Uova di qualità: i tuorli devono essere belli gialli.
• Cottura lenta: mescolate sempre, senza fretta.
• Pellicola a contatto: fondamentale per evitare la crosta sopra.
E poi, come dico sempre, un pizzico d’amore. Che quello non guasta mai.

Lo zafferano in pasticceria: una riscoperta
Siamo abituati a usare lo zafferano nei risotti, con le carni, nei primi piatti. Ma in pasticceria è ancora troppo poco usato.
Eppure ha tutte le carte in regola: è aromatico, profumato, versatile.
Basta imparare a dosarlo bene, e poi ci si apre un mondo.
Provate ad aggiungerlo anche in:
• Biscotti da tè
• Torte di ricotta
• Pan di Spagna
• Gelati artigianali
• Crema chantilly allo zafferano (da sogno!)

Conclusione: un dolce gesto, fatto bene
Preparare una crema pasticcera allo zafferano non è solo una ricetta.
È un modo per rallentare, per scegliere ingredienti veri, per portare in tavola un dolce che ha dentro qualcosa in più.

Un colore che viene da un fiore. Un profumo che racconta la terra. Un sapore che non si dimentica.

Fatela una volta, e poi vi verrà voglia di rifarla. Magari proprio come ho fatto io nel video, tra una risata e una cucchiaiata.

E se poi la condividete con qualcuno… allora sì che diventa davvero speciale.
Alla prossima,

Alessandro

FAQ Box ❓ Domande frequenti sulla crema pasticcera allo zafferano

1) Posso usare lo zafferano in polvere al posto dei pistilli?
Sì, ma se vuoi un sapore e un profumo più autentico, meglio usare lo zafferano in pistilli, magari da un piccolo produttore.

2) Posso sostituire la farina con l'amido di mais?
Certo! L’amido rende la crema più liscia e vellutata, perfetto se preferisci una consistenza più setosa.

3) Quanto deve riposare il latte con lo zafferano?
Almeno 15 minuti. Più riposa, più il latte si arricchisce di colore e profumo.

4) La crema può essere usata anche calda?
Assolutamente sì! È buonissima sia calda che fredda, dipende da come la vuoi servire.

5) Lo zafferano è adatto per dolci?
Sì, e come! È ancora poco usato in pasticceria, ma regala profumi unici, soprattutto nelle creme, nei biscotti e nei gelati.






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