Introduzione
Amici miei, oggi vi porto con me in Val d'Orcia, nel cuore pulsante della Toscana, per parlare di una cosa seria: la pasta! E non una qualsiasi, ma quella fatta con i grani antichi coltivati e macinati da Amedeo Grappi. E che ci mettiamo sopra? Olio extravergine, ovviamente! Semplice, essenziale, ma da leccarsi i baffi.
Gli ingredienti fondamentali
- Pappardelle di grani antichi: quelle belle ruvide che prendono bene il condimento.
- Olio extravergine d'oliva: quello buono, dorato e profumato.
- Pecorino toscano: perché un tocco in più non guasta mai.
- Sale e pepe, giusto il minimo indispensabile.
Prepariamo la pasta
1. Cuociamo la pasta
Metto a bollire l’acqua, la salo al punto giusto e butto dentro le pappardelle fresche. Bastano 4-5 minuti e sono pronte.
2. L’olio, il protagonista
Scolo la pasta e la trasferisco direttamente nel piatto. Qui arriva il bello: verso sopra un bel giro abbondante di olio extravergine d'oliva. Non abbiate paura di abbondare!
3. Il tocco finale
Grattugio sopra un po’ di pecorino toscano, giusto per dare quel contrasto di sapori che fa la differenza.
La semplicità che conquista
Ed ecco qui, un piatto che più semplice non si può, ma che racchiude tutta l’anima della nostra terra. Una pasta che sa di buono, di tradizione e di ingredienti veri. Vi assicuro che quando si usano prodotti eccellenti, non serve altro.
E voi? Avete mai provato a fare la pasta all’olio così? Fatemi sapere e, come sempre, ne vedrete delle belle!