Un’avventura tra i vigneti
Nel mezzo del cammin di nostra vita… mi sono perso in una meravigliosa vigna! E non è stato affatto un male. Vagando tra i filari, ho trovato il tesoro più ambito: una bottiglia di vino. Ma c’era un problema… come stapparla?
Per fortuna, a salvarmi è arrivato Aldobrando degli Azzoni, il padrone di casa di questa splendida tenuta. Ed è proprio con lui che oggi vi porto a scoprire un’azienda che produce un Pinot Grigio ramato straordinario e tanti altri vini degni di nota.
Un Pinot Grigio che profuma di sabbia e tradizione
Aldobrando ci racconta la storia della sua azienda, tramandata da generazioni. Suo padre, un visionario, decise di piantare Pinot Grigio in un’area della tenuta caratterizzata da un terreno sabbioso, inconsueto per la Toscana.
Da questa scelta è nato un vino particolare, prodotto con la tecnica della macerazione: le bucce del Pinot Grigio, che hanno una colorazione tra il grigio e il rossastro, vengono lasciate a contatto con il mosto per 12 ore, dando vita a quel colore affascinante che viene chiamato ramato o “buccia di cipolla”.
Non solo Pinot Grigio: gli altri vini della tenuta
Oltre al Pinot Grigio, l’azienda produce diversi vini che meritano di essere scoperti:
- Vermentino, un bianco fresco e profumato.
- Chianti, prodotto nella zona più occidentale della denominazione.
- Riserva, un blend di Sangiovese, Syrah e Merlot.
- Vinsanto, un dolce nettare sempre più raro da trovare.
- Rosato di Sangiovese, l’ultima novità della cantina.
Il fascino del Vinsanto e il resort da sogno
Tra tutte le chicche dell’azienda, il Vinsanto mi ha incuriosito particolarmente. Un vino antico, prezioso, che ormai poche aziende producono. Ed è proprio nella cantina che approfondiamo il perché dell’affinamento nel legno, il ruolo della microossigenazione e le differenze tra barrique e botti più grandi.
Ma la tenuta non è solo vino! Qui troviamo un resort da sogno, con 12 appartamenti, ristorante, piscina e persino un campo pratica da golf, affiliato alla Federazione Italiana Golf. Ovviamente, non potevo farmi sfuggire l’occasione di tirare qualche colpo!
Un finale perfetto… con un tocco di Val d’Orcia
Per concludere in bellezza, a pranzo ho deciso di portare un pezzetto di casa: un aglione appena raccolto dalla Val d’Orcia. Tra buon cibo, ottimo vino e compagnia perfetta, questa giornata è stata una vera esperienza da ricordare.
Grazie Aldobrando per l’ospitalità, e amici miei, iscrivetevi al canale, altrimenti vi vengo a cercare a casa! Alla prossima avventura, e… ne vedrete delle belle!