Laurentius – Rosso d’Orcia Riserva 2019
Un vino con un nome importante
Allora, ragazzi... questo è il Laurentius. Annata 2019, riserva. Un Rosso d’Orcia DOC fatto come si deve, con l’80% di Sangiovese e il 20% di Merlot. Ma soprattutto: è un vino con una dedica speciale.
Si chiama Laurentius perché l’ho dedicato a mio figlio Lorenzo — e in latino, Lorenzo si dice proprio Laurentius. Capito? Non è una trovata di marketing, è proprio una cosa di cuore.
L’etichetta? È di Marta Viti, un’opera che raffigura le foglie di alloro. Il bosco di allori, Laurensius. Tutto torna.
Lo apri... e fa il cin cin da solo
L’abbiamo appena stappato e — lo dico senza esagerare — è un grande vino. Lo fa mio cugino, Marco Capitoni. Uno che ci mette passione, testa, e ormai anche tanta esperienza. Perché oggi questo rosso non è solo potente, è elegante.
Abbinamenti? Tutto!
Parlare di abbinamenti è quasi inutile: cinghiale, capriolo, arrosti, ma anche formaggi stagionati e salumi ci vanno alla grande. È un vino che tiene la tavola e tiene compagnia. Di quelli che ti ci fai una cena e anche due chiacchiere belle.
Un vino vero
Marco non usa lieviti da anni. Fermentazione spontanea, niente fronzoli, solo uva, tempo e pazienza. È un vino che rientra a pieno titolo nei parametri del biologico, anche se sulla bottiglia non c’è scritto. Ma fidatevi: è pulito, è sincero.
Conclusione? Se il vino è buono, se ne può bere uno in più
Vino non fa bene? Ma va là... Se è buono, come questo, meglio un bicchiere in più che uno in meno. Perché ogni sorso è un pezzo di storia, di terra, di famiglia. E questo Laurentius, ragazzi miei, è proprio buono.
Cin cin!